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Ordine degli Avvocati di Padova - periodico La Ragione: intervista all'avv. Claudio Calvello

Rassegna Stampa

Ordine degli Avvocati di Padova – periodico La Ragione: intervista all’avv. Claudio Calvello

Di seguito l’articolo curato dall’ Avv. Eddy Bazzan per il periodico dell’Ordine degli Avvocati di Padova.

Intervista all’avv. Claudio Calvello
Musica disco e professione forense
“OPEN YOUR MIND!”

Claudio Calvello è un collega del nostro foro, che negli anni 90 è stato un noto DJ padovano, oltre che cantautore e produttore discografico. Svolge la professione prevalentemente nell’ambito civilistico. Negli ultimi anni ha approfondito le tematiche riguardanti il “GDPR” rivestendo per aziende e studi professionali ruoli consulenziali nonché di DPO/RPD.

A lui abbiamo chiesto di guidarci a capire le dinamiche di allora, i segreti della sua passione.

Tra le molteplici tue produzioni (“Te Quiero”, “The Message Is Love”, “Weekend”, etc.), emerge su tutte “Open Your Mind” realizzata a Padova nel 1992 col gruppo degli U.S.U.R.A. Come è nato il pezzo e quali sono state le tappe del suo successo?

Il pezzo è nato dalla mia idea di campionare un frame del singolo “New Gold Dream” dei Simple Minds, e la cosa piacque sin da subito ad Albertino di Radio Deejay decretandone il successo. Dopo aver raggiunto il primo posto nella classifica italiana, cominciò a scalare le classifiche dapprima europee (I° posto in Francia, Germania e Inghilterra) e poi in ambito mondiale. Oggi il singolo, ancora un “riempipista”, è ritenuto un’icona della musica dance degli anni ’90.

Quando hai iniziato a dare corpo a questa tua passione per la musica?

Avevo 17 anni, ero ammaliato dalla musica disco: potevo ascoltare all’infinito pezzi come Don’t Stop Til You Get Enough di Michael Jackson piuttosto che Rapper’s Delight degli Sugarhill Gang o ancora i successi dei Kool and the Gang. Ho cominciato a mixare a casa da autodidatta ma è stato come se il mixaggio l’avessi sempre conosciuto. Venivo cosi chiamato a “metter su due dischi” nei sabato pomeriggio in concomitanza con le festine di compleanno che si tenevano a casa dei compagni delle superiori. Ed è cominciata così a spargersi sempre più la voce di questo ragazzino che “ci sa fare coi dischi”; fino a che un bel giorno (avevo 17 anni) vengo ingaggiato dalla Red Parrot (una discoteca viaggiante che organizzava feste negli Hotels). Successivamente vengo notato da Sergio Marcolini, oggi meglio conosciuto come “The King of Diga” (noto speaker di Radio Base 101) che mi introduce dapprima in Radio (dove comincio i programmi mixati del “Claudio Calvello TIME”) e successivamente mi porta con lui al Tiffany (di fatto la mia prima discoteca dove io mixo mentre Sergio Marcolini fa animazione col microfono).
L’anno successivo vengo notato da Andrea Massaggia, al tempo direttore artistico dell’Extra Extra, che mi convince ad andare a suonare lì le domeniche pomeriggio: vi rimarrò per ben sei stagioni consecutive. Quello probabilmente è stato il mio trampolino di lancio nel mondo delle disco poiché da li in poi ho suonato praticamente in tutti i locali del padovano (qualcuno ricorderà forse i mercoledì universitari del WAG).

Incontri particolari, da ricordare ?…

Dopo l’incredibile successo di “Open your mind” venivo chiamato per dei DJ set dai più disparati locali del Triveneto. Uno di questi era la Discoteca Manhattan in provincia di Treviso il cui direttore era tal Luca Zaia… si proprio quel Luca Zaia, l’attuale Presidente della nostra Regione! Li ho suonato per due stagioni consecutive tutti i venerdì sera e le domeniche pomeriggio

Diritto e mondo dello spettacolo: quali, se ci sono, i punti di contatto fra due ambiti apparentemente cosi distanti ?…

Si, certamente, ci sono i punti di contatto: se non altro perché il mondo dello spettacolo è ovviamente pieno di situazioni che vengono (o dovrebbero venire) regolamentate contrattualmente. Così è successo che, nel corso degli anni molti artisti e operatori del mondo dello spettacolo si sono rivolti a me, nella convinzione che potevo immedesimarmi nelle loro problematiche, proprio per aver vissuto il loro ambiente in prima persona.

Ed oggi ti diletti ancora con la musica?

Si, ho ripreso da circa un anno i mixati su Radio Gemini One dove la mia musica mixata (principalmente degli anni ’90) va in onda ogni lunedì sera dalle 21 alle 24. Inoltre, ho ripreso ad andare in sala di registrazione dove posso dare sfogo a tutto ciò che mi balena per la testa!
Tra poco uscirà una nuova produzione discografica (abbiamo riadattato con sonorità attuali un riff di China Town di Amanda Lear) e stiamo attualmente lavorando su un remix di Mina… E magari organizzeremo anche un DJ Set dove, caro Eddy, potremo invitare tutti i nostri colleghi a far due salti in spensieratezza, lontani almeno per una serata da codici ed atti!

Autore: Avv. Eddy Bazzan

 

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