La gestione di un condominio è come un intricato mosaico di compiti e responsabilità che richiedono l’impegno coordinato di diverse figure. Se l’amministratore si destreggia tra gli aspetti amministrativi e l’esecuzione delle deliberazioni dell’assemblea, un elemento chiave per la vita quotidiana del condominio è rappresentato dal portiere. Ma chi designa questa figura e quali compiti gli sono assegnati?

Il portiere condominiale è una figura peculiare, spesso associata alle grandi città, sebbene negli ultimi anni la sua presenza stia pian piano scomparendo, soprattutto a causa dei costi correlati a questo servizio.

La sua nomina è una competenza dell’amministratore di condominio, ma è fondamentale sottolineare che può avvenire solo a seguito di una votazione a maggioranza durante l’assemblea condominiale. Questa decisione si configura come un atto straordinario di amministrazione o un’innovazione, sottolineando la rilevanza di questa figura nella vita comune degli abitanti.

Andiamo ora a esplorare nel dettaglio le funzioni e i compiti affidati al portiere condominiale.

Compiti Essenziali del Portiere: Un Ruolo Poliedrico e Cruciale

Il portiere, una volta designato, diventa un dipendente con compiti specifici, regolamentati dal contratto collettivo nazionale. Le sue mansioni di base sono diverse e abbracciano aspetti cruciali per la convivenza armoniosa all’interno del condominio.

Innanzitutto, il portiere è responsabile della vigilanza dell’immobile. Questo comprende la sorveglianza degli spazi comuni come l’androne, il portone e l’ascensore, garantendo la sicurezza dell’intero complesso.

La custodia dell’immobile è un altro aspetto importante del ruolo del portiere, soprattutto se tra i benefici del suo incarico vi è l’assegnazione di un alloggio all’interno del condominio. Questo contribuisce non solo alla sicurezza, ma anche al senso di appartenenza e alla continuità della sua presenza.

La gestione della corrispondenza ordinaria rappresenta un altro compito fondamentale. Il portiere è incaricato di distribuire la posta dei condomini che non viene recapitata nelle rispettive cassette postali, inclusi pacchi e raccomandate consegnati a domicilio.

La gestione degli impianti, come l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento, rientra anch’essa tra le responsabilità del portiere. Apertura e chiusura delle porte d’accesso a orari prefissati sono altrettanto cruciali per la sicurezza e la regolamentazione degli accessi al condominio.

Il portiere è anche un tramite per far rispettare le direttive dell’amministratore e quanto stabilito nel regolamento condominiale. La sua presenza costante e la sua conoscenza delle dinamiche interne contribuiscono a mantenere un ambiente ordine e a far rispettare le norme.

La gestione delle aree comuni, dell’eventuale giardino o cortile è anch’essa una responsabilità del portiere. In alcuni casi, questa mansione può essere svolta attraverso l’utilizzo di una ditta di pulizie o di personale addetto alle pulizie, ma il coordinamento rimane sotto la sua supervisione.

La piccola manutenzione del fabbricato è un compito che il portiere può svolgere senza richiedere una specializzazione specifica. Questo contribuisce a mantenere in buone condizioni l’edificio senza dover coinvolgere costose figure professionali per interventi minori.

Quando il portiere è assunto a tempo pieno, il contratto prevede 48 ore di lavoro settimanali, dalle 7 del mattino alle 20 di sera. Tuttavia, esiste anche la possibilità di un contratto part-time, riducendo le ore settimanali a 30.

Infine, è previsto un periodo di reperibilità al di fuori dell’orario lavorativo, da espletare per un massimo di 12 ore settimanali. Questa disponibilità aggiuntiva assicura una copertura costante, garantendo risposte pronte anche al di fuori degli orari ordinari.