(Articolo di Giuseppina Satta)
Il Tribunale di Roma, con le decisioni del 19 luglio 2023 e dell’11 settembre 2023, torna ad occuparsi di frodi informatiche compiute a danno della clientela bancaria attraverso la tecnica della c.d. Sim swap fraud. In entrambe le vicende dedotte in lite il Tribunale di Roma accerta la responsabilità dell’operatore telefonico – chiamato in causa dalla banca presso cui gli utenti avevano acceso il rapporto di conto corrente dal quale erano stati effettuati i prelievi illegittimi di denaro – ritenendo che la truffa non avrebbe potuto perfezionarsi se i terzi non fossero riusciti ad intervenire sull’utenza telefonica certificata. In particolare, la condotta negligente dell’operatore telefonico, estrinsecatasi in una superficiale verifica dell’identità del richiedente la sostituzione della SIM, è ritenuta causalmente connessa con l’esecuzione dei bonifici indebiti.
I due casi dedotti in lite
Le due fattispecie affrontate dal Tribunale di Roma sono simili e possono essere riassunte come segue:
– alcuni utenti, titolari di rapporti di conto corrente presso una banca, lamentano il proprio incolpevole coinvolgimento nella frode informatica denominata “Sim Swap Fraud”, consistente nella sottrazione di denaro ad opera di terzi tramite l’ottenimento fraudolento del duplicato della Sim sul telefono cellulare;
– la banca convenuta contesta le domande attoree e ne chiede il rigetto sostenendo… [continua a leggere qui]