I CANALI DI SEGNALAZIONE INTERNI
Indice:
1. L’istituzione dei canali di segnalazione
2. I soggetti cui va affidata la gestione delle segnalazioni
3. La segnalazione inviata ad un seggetto non competente
4. Le attività cui è tenuto chi gestisce le segnalazioni
5. Le informazioni da inserire sul sito e sulla pagina della piattaforma per evitare errori da parte del segnalante
6. La possibilità per alcuni enti di gestire in modo condiviso le segnalazioni
7. La disciplina della procedura di gestione delle segnalazioni nel PIAO, PTPTC, MOG 231 o in altro atto organizzativo
8. La mancata istituzione dei canali interni e delle relative procedure o istituzione non conforme
La salvaguardia del whistleblower costituisce una componente essenziale delle strategie di prevenzione della corruzione. Le istituzioni e gli organismi soggetti all’implementazione del Piano Integrato di Atteggiamento Organizzativo (PIAO), del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT), o delle disposizioni aggiuntive del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, o ancora del documento sostitutivo del PTPCT6, devono indicare nei suddetti piani le modalità attraverso le quali intendono applicare la normativa in questione.
È opportuno che tali strumenti di pianificazione includano anche iniziative volte a sensibilizzare e formare il personale, al fine di diffondere gli obiettivi dell’istituto del whistleblowing e le procedure per la sua corretta attuazione. Queste iniziative possono comprendere comunicazioni specifiche, eventi formativi, newsletter e l’utilizzo di un portale intranet.
Tuttavia, considerando che, come precedentemente precisato, in base alla recente normativa, le procedure per la ricezione e la gestione delle segnalazioni devono essere definite in un atto organizzativo dedicato, i PIAO, i PTPCT o le misure integrate del MOG 231, o l’atto sostitutivo del PTPCT, possono fare riferimento a tale atto.
Naturalmente, per tutti gli enti non soggetti alle disposizioni sulla lotta alla corruzione e alla trasparenza, è richiesto l’adozione di un atto organizzativo unicamente sentendo le rappresentanze sindacali, come precedentemente indicato.